Centro Ausili - La Nostra Famiglia - Bosisio Parini (Lecco)
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Ma cosa sono gli ausili?
In ambito internazionale si e' pervenuti abbastanza recentemente ad una definizione
formale di cio' che noi indichiamo con il termine ausilio.
Lo standard internazionale ISO 9999 definisce ausilio "...qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura o sistema tecnologico di produzione specializzata o di comune commercio, utilizzato da una persona disabile per prevenire, compensare, alleviare o eliminare una menomazione, disabilità o handicap...". Gli ausili sono "concepiti per uso individuale nella vita quotidiana non con finalità cliniche".
Le schede dell'Informausili raggruppano le classi della classificazione ISO 9999 in tre categorie funzionali:
ausili per la mobilita' [3] (fine lista classificazioni)
Sono gli ausili che permettono o facilitano la comunicazione interpersonale
(comunicatori), lo scambio di informazioni a distanza (telefoni, audio-video,
internet...) e lo svolgimento di tutte quelle attività collegate allo
studio e al lavoro che richiedono lettura, scrittura, acquisizioni e scambio
di dati, ecc.
In realtà, si tratta una categoria ricca e per alcuni aspetti eterogenea,
che comprende suggerimenti di facilitazioni ed accorgimenti da adottare accanto
ad ausili tecnicamente complessi.
Ampio spazio è stato dato al tema dell'accesso al computer. Il PC, dal punto di vista che ci interessa, può certamente essere considerato un ausilio "potente", cioè capace di risolvere una vasta serie di problemi; per lo stesso motivo, la sua gestione si rivela generalmente complessa. Sarà importante quindi valutare le possibilità e modalità di accesso (periferiche speciali, impostazioni...) e i prerequisiti necessari (dal punto di vista cognitivo, motorio, visivo, motivazionale...), scegliere di volta in volta le soluzioni più adatte alle esigenze ed alle capacità, monitorare queste ultime nel tempo per adeguare eventualmente l'ausilio.
All'interno di questa categoria di ausili, forse più che in altre, la
scelta può rivelarsi difficile. Per lo svolgimento di una stessa attività
infatti è possibile trovare diverse soluzioni, tutte teoricamente valide.
Agli operatori sarà richiesto quindi di valutare aspetti quali le necessità
e capacità della persona, la motivazione, le richieste dell'ambiente
in cui vive e lavora, le possibilità economiche, le competenze a disposizione..
I criteri per la scelta dovranno poi essere dettati dalla ricerca di un'effettiva
efficacia, efficienza ed utilità dell'ausilio stesso, che ha come scopo
proprio quello di facilitare o rendere possibile lo svolgimento di un'attività
(e - se ci è permesso - non di complicarla!).
Risulta chiaro che in questi casi l'individuazione dell'ausilio più adeguato richiede l'intervento di personale specificamente preparato.
Nota. I presidi strettamente medici inseriti nell'elenco non sono descritti.
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Gli ausili per la vita quotidiana sono attrezzature che agevolano le azioni
che tutti noi compiano nell'arco delle nostre attivita' giornaliere, quali lavarsi,
vestirsi, mangiare, studiare, lavorare, ecc.
Come tutti gli ausili, non possono, da soli, risolvere tutte le problematiche
di autonomia, ma servono per facilitare e rendere possibili le azioni altrimenti
troppo difficoltose o addirittura impossibili.
Rendere autonoma una persona nelle attività della vita quotidiana permette
di raggiungere alcuni obiettivi:
1. prendersi cura del proprio aspetto, riuscire a lavorare, studiare o mangiare da soli, aumenta l'autostima
2. diminuisce la necessità di assistenza, il tempo, cioè, che un caregiver deve dedicare per compiere le azioni che non vengono svolte in autonomia
3. aumenta la possibilità di un confronto con la realta': agire personalmente mette in grado di individuare e conoscere i propri limiti, ed eventualmente di superarli
4. stimola la fantasia: la risoluzione di un problema può far capire che anche altre azioni sono possibili, con l'utilizzo di altre attrezzature.
Negli ausili per la vita quotidiana sono comprese tutte le attrezzature per la manipolazione, che consentono cioè di afferrare, trattenere, operare su oggetti, quali un'impugnatura per sorreggere una penna o uno spazzolino da denti, un apriscatole, un sensore di comando per un computer.
Sono gli ausili che permettono o facilitano gli spostamenti in ambienti interni
ed esterni e l'assetto posturale (seggioloni, sistemi di postura, cuscini antidecubito...).
Gli spostamenti possono avvenire sia attraverso la facilitazione della deambulazione
(grazie a deambulatori, bastoni, stampelle...) sia attraverso l'utilizzo di
mezzi di trasporto (come passeggini, carrozzine, automobili speciali...).
In alcuni casi gli ausili per la mobilità permettono la totale o parziale
autonomia di spostamento della persona disabile, in altri possono facilitare
il compito di chi vive con essa (pensiamo ai sollevatori) oppure ancora garantire
una postura corretta evitando ulteriori problemi fisici spesso dolorosi (decubito,
dolori muscolari...).
Molti di questi ausili necessitano da parte dell'operatore un'attenta valutazione
delle condizioni della persona disabile, nonché un adattamento e personalizzazione
dell'ausilio stesso (si pensi alle regolazioni di una carrozzina o di un sistema
di postura modulare). Inoltre, è importante che anche coloro che si trovano
a vivere o lavorare con la persona disabile siano in grado, se necessario, di
gestire o aiutare a gestire l'ausilio (per esempio, favorire il raggiungimento
della postura corretta su una carrozzina).
Pur non essendo questa la sede per un approfondimento riguardante le barriere
architettoniche e la legislazione in merito, appare importante sottolineare
come nel caso di questi ausili l'ambiente fisico in cui la persona è
inserita abbia un ruolo spesso determinante. La larghezza di porte ed ascensori,
la presenza di gradini, le condizioni della pavimentazione... ma anche la scelta
e la disposizione degli arredi - per fare solo pochi esempi - sono tutti elementi
da tenere in considerazione perché l'ausilio possa svolgere pienamente
il proprio ruolo.
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Ultimo Aggiornamento: 14/02/2003
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