E’ l’unico ospedale pediatrico di neuroriabilitazione in tutto il meridione. Anche il presidente della Regione Michele Emiliano alla conferenza stampa il 5 aprile presso il Polo di Brindisi.
Per ricordare i 15 anni di attività dell’IRCCS Eugenio Medea di Brindisi, l’unico ospedale pediatrico di neuroriabilitazione in Puglia e nell’intera area delle regioni meridionali, il 5 aprile alle 9.30 si terrà una conferenza stampa, presso l’ex complesso ospedaliero Di Summa: intervengono l’arcivescovo della diocesi di Brindisi Ostuni Domenico Caliandro, il presidente della regione Michele Emiliano, il presidente della Provincia e sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, il presidente della Commissione sanità regione Puglia Pino Romano, il direttore generale della ASL di Brindisi Giuseppe Pasqualone e i dirigenti dell’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia.
L'IRCCS Medea è impegnato in Puglia dal 2004 nell’alta specialità riabilitativa nel campo pediatrico, funzione riconosciutagli dalla Regione e portata avanti come un servizio di elevato livello, a valenza regionale e extraregionale.
Qui le attività cliniche procedono in stretta sinergia con le attività di ricerca e sono tese alla costante innovazione dei metodi di cura. Il titolo di IRCCS viene infatti riconosciuto dal Ministero della Salute a strutture altamente specializzate chiamate ad essere punti di riferimento nel Paese per qualità delle cure erogate e per la loro capacità d’innovazione e formazione del personale.
L’IRCCS di Brindisi è oggi un riferimento importante nel campo della neurologia e della psicopatologia dell’età evolutiva e giovane adulta, rispetto al quale il Polo ha ottenuto i riconoscimenti come Centri di Riferimento Regionale. La percentuale di saturazione dei posti letto è stata in questi anni sempre superiore al 90%.
Significativa la valenza sovra-regionale del Polo di Brindisi, con bambini che provengono dalla Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, resa molto evidente dall’indicatore di attrattiva extraregionale con quasi il 10% di pazienti extraregionali.
Il Polo ha registrato nel triennio una degenza media di circa 17 giorni, a dimostrazione della propensione a una neuroriabilitazione non di tipo assistenziale (lungodegenziale) bensì a una riabilitazione caratterizzata da percorsi diagnostico-prognostici riabilitativi altamente specializzati e mirati, che vanno ad integrarsi con la successiva continuità assistenziale riabilitativa con il livello territoriale.
Il lavoro costante di reciproco potenziamento clinica-ricerca-clinica ha creato eccellenze nei suddetti campi d’interesse, che via via sono state riconosciute a livello regionale e nazionale, tanto da rendere il Polo pugliese centro di riferimento per diverse patologie.
In particolare questo si è concretizzato con l’attribuzione da parte della Regione Puglia di Centro di Riferimento per l’ADHD, per i Disturbi dello Spettro Autistico, per le gravi cerebrolesioni in età evolutiva e in ultimo il polo è stato riconosciuto quale Presidio della Rete Nazionale – PNR per il gruppo di malattie “Malformazioni del sistema nervoso” e nodo della Rete Regionale Pugliese (RERP) per numerose malattie rare.
Oggi l’IRCCS di Brindisi in linea con gli altri poli del Medea in Italia (Bosisio Parini ; Conegliano; San Vito al Tagliamento) sviluppa le 4 linee di ricerca strategiche del Medea (Neuroscienze, Psicopatologia, Neurobiologia e Tecnologie Applicate), all’interno delle quali si concentrano programmi di ricerca corrente e finalizzata finanziate dal Ministero della Salute sull’autismo e sui disordini del neurosviluppo, sul maltrattamento infantile, sulle cerebrolesioni congenite e acquisite, sulle malattie rare e sulle malattie neuromuscolari.
Proprio nel campo delle malattie rare neuromuscolari e in particolare dell’atrofia muscolare spinale (SMA), oggi l’IRCCS Medea di Brindisi è uno dei pochi ospedali del territorio nazionale autorizzati per la somministrazione del nusinersen, farmaco innovativo con meccanismo di azione di tipo genico, ad oggi il primo e unico farmaco autorizzato per combattere la SMA, il più comune disordine genetico che causa morte nell’infanzia.
Al termine della conferenza stampa sarà possibile visitare i laboratori e le tecnologie utilizzate in ambito sanitario e di ricerca.