È un disturbo neuroevolutivo che consiste in un insufficiente sviluppo della coordinazione motoria.
- Il Disturbo si presenta con alta comorbilità con diversi disturbi della fase evolutiva del bambino (ADHD, Disturbi specifici dell’apprendimento, Disturbi dello Spettro dell’Autismo). L’eziopatogenesi è multifattoriale: ipossia, malnutrizione perinatale, basso peso alla nascita, ecc.
- Disturbo nello sviluppo delle competenze motorie (coordinazione, motricità ed equilibrio) in grado di interferire in modo persistente nella vita quotidiana del bambino. Il disturbo non riguarda solo la fase di esecuzione del movimento, ma coinvolge anche le abilità di rappresentazione e pianificazione del movimento come l’integrazione sensori-motoria.
- L’incidenza è del 5-6% dei bambini in età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Più frequente nei maschi che nelle femmine (rapporto di circa 4:1). La diagnosi di Disturbo dello Sviluppo della Coordinazione Motoria richiede un’accurata valutazione in età prescolare, effettuata da un’equipe multidisciplinare che indaga i diversi settori dello sviluppo.
- L’intervento terapeutico è finalizzato a potenziare le strategie che compensino le difficoltà di coordinazione motoria del bambino.
- Inizialmente il trattamento riabilitativo è di natura neuromotoria (fisioterapia e a seguire psicomotricità) e successivamente, per potenziare le autonomie personali, si propone la Terapia Occupazionale.
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Dr. Antonio Salandi - Neuropsichiatra Infantile