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Il Medea risorsa di primo piano del Servizio Sanitario Nazionale

Site visit: giudizio positivo sull’attività scientifica dell’Istituto e focus puntato sui giovani ricercatori. Il Ministero conferma il riconoscimento del Medea, “punto di forza per l’Italia”.

È favorevole il giudizio delle commissioni ministeriali che nel 2018 hanno effettuato le "site visit" presso i Poli dell’IRCCS Medea in Lombardia (a Bosisio Parini), in Veneto (a Conegliano e Pieve di Soligo), in Friuli Venezia Giulia (a San Vito al Tagliamento e Pasian di Prato), in Puglia (a Brindisi) e che, con Decreto del 19 ottobre 2018, ne hanno confermato "il carattere scientifico".

Gli esperti del Ministero hanno verificato lo standard elevato dell’attività di ricovero e cura e del contributo di ricerca degli ultimi due anni e hanno confermato il riconoscimento del carattere scientifico dell'IRCCS in «Medicina della riabilitazione».

La Commissione ha potuto constatare l’elevata qualità delle strutture, della strumentazione, dei processi assistenziali, delle attività formative e di ricerca. In particolar modo ha apprezzato lo sviluppo di tesi sperimentali con formazione degli studenti sul campo sia clinico sia della ricerca e l’investimento presso tutte le sedi in risorse umane giovani, qualificate e con forti motivazioni alla crescita umana e professionale: "è apparsa evidente anche la forte motivazione scientifica, innervata da uno spirito di servizio e di rispetto verso la persona disabile e il suo contesto familiare", rileva la commissione.

L’IRCCS Medea appare agli ispettori "una risorsa di primo piano del Servizio Sanitario Nazionale e un Istituto di ricerca di indiscutibile livello internazionale", unico a livello nazionale nel settore della riabilitazione di pazienti in età evolutiva con menomazioni neurologiche.

"Il Ministero ci sprona a coltivare e sviluppare questa identità in termini di ricerca specifica", sottolinea il Direttore Scientifico Maria Teresa Bassi: "l nostro Istituto potrebbe rappresentare – cito testualmente dalla relazione ministeriale - un punto di grande forza per l’Italia in generale".

Bosisio Parini in linea con i più elevati standard internazionali

La sede di Bosisio Parini del Medea presenta notevoli dimensioni, alto livello architettonico, eccellente dotazione strumentale. La sede appare sicuramente in linea con i più elevati standard internazionali per la ricerca biomedica e comportamentale nell’ambito delle patologie neurologiche, con particolare orientamento di competenze, tecnologie e organizzazione complessiva verso la età evolutiva.

In Veneto ricerca applicata alla riabilitazione

Le sedi di Conegliano e di Pieve di Soligo si caratterizzano per un’attività di ricerca specificamente riabilitativa, particolarmente focalizzata su analisi del movimento, terapia occupazionale avanzata, valutazione degli interventi riabilitativi sulla sindrome ADHD e classificazione ICF. Di particolare interesse il tema dell’epilettologia, che trova a Conegliano un centro di riferimento regionale ed è integrato con la riabilitazione, superando la collocazione dell’epilettologia in un contesto puramente neurologico.

Neurofisiologia e scienze cognitive, fiori all’occhiello del Friuli

In Friuli-Venezia Giulia particolare rilievo viene dato all’intensa attività di neurofisiologia e scienze cognitive in collaborazione con la Neurochirurgia di Udine. Questa è di alto livello in particolare per quanto concerne l’awake surgery e lo studio in vivo di correlazioni anatomo-funzionali fra aree cerebrali e funzioni cognitive. A Pasian di Prato appare di particolare rilievo l’attività rivolta ai disturbi visivi e visuo-vestibolari, mentre a San Vito al Tagliamento si apprezza lo studio neurolinguistico e neuropsicologico.

In Puglia ricerche sul maltrattamento infantile

La sede di Brindisi svolge un’attività di ricerca ad ampio spettro in tema di neuropsichiatria infantile. Qui si trattano molti temi di rilievo riabilitativo, dall’autismo all’ipovisione, dall’ADHD ai disturbi comunicativi e all’epilettologia. Vanno richiamate le ricerche sulla sindrome da maltrattamento infantile e la valenza extraregionale della sede di Brindisi: 9% di pazienti in degenza viene da fuori regione, a fronte di una media pugliese del 6%.

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