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Epilessia: la LICE riconosce il Polo di Conegliano quale Centro avanzato

La Lega Italiana contro L’Epilessia ha riconosciuto e accreditato l’Unità di Epilessia e Neurofisiologia Clinica dell’IRCCS Medea di Conegliano quale Centro con “assetto avanzato”.

Già Centro regionale e Centro LICE assetto “base” dal 2012, l’Unità di Epilessia e Neurofisiologia Clinica dell’IRCCS Medea di Conegliano ha ottenuto per gli anni 2019-2021 il riconoscimento di Centro “avanzato”, che corrisponde al livello di massima operatività. “E’ un riconoscimento molto importante, ottenuto grazie alla professionalità di tutti gli operatori dell’equipe multidisciplinare dedicata all’epilessia, ma anche della Direzione regionale che ha sempre sostenuto le attività del Centro” dichiara il Responsabile dell’Unità Operativa Paolo Bonanni.

Il riconoscimento viene dato a centri specializzati dotati di strumentazioni di alto livello tecnologico e di un’equipe multidisciplinare.

Si tratta di strutture con personale specializzato che dispongono della competenza, delle attrezzature e dei presidi necessari alla corretta gestione dei vari aspetti della patologia e nelle quali i pazienti trovano risposta alle loro necessità.

Un Centro con assetto avanzato, infatti, deve essere in grado di svolgere attività clinica dedicata ai pazienti con epilessia, effettuare attività diagnostiche anche avanzate della malattia, gestire in modo esperto la terapia farmacologica e chirurgica dell’epilessia, gestire la fase di transizione e offrire risposta a ogni necessità di informazione e counselling del paziente. Il Centro inoltre assicura attività di counselling psicosociale, è sede di formazione e svolge attività di ricerca con continuità.

Il riconoscimento è anche una grande responsabilità, che dovrà spingerci ancora di più a garantire la massima professionalità e accoglienza, al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti, piccoli e grandi, con epilessia”, conclude Bonanni.

Qualche dato sull’epilessia
L’epilessia è una condizione neurologica cronica, molto frequente (circa l’1/% della popolazione), con un elevato impatto socio-sanitario ed economico. La crisi epilettica consiste nell’occorrenza transitoria di segni e/o sintomi dovuti a un’attività neuronale (i neuroni sono le cellule del cervello) anomala, eccessiva e ipersincrona. Il ripetersi delle crisi epilettiche definisce la condizione di epilessia. Su base prognostica possiamo dividere le epilessie in forme che vengono controllate dai farmaci antiepilettici o che addirittura guariscono spontaneamente (circa il 60-70%) e in forme invece resistenti ai farmaci. Queste ultime costituiscono il 30-40 % di tutte le epilessie sia dell’adulto che del bambino. La terapia medica, anche con nuovi farmaci antiepilettici, dà spesso risultati deludenti: si calcola che solo l’1% dei pazienti farmacoresistenti abbia un beneficio significativo dopo l’introduzione di un nuovo farmaco. L’epilessia farmacoresistente è associata ad una mortalità 4-5 volte maggiore della popolazione generale ed è responsabile dell’80% dei costi dell’epilessia, che secondo la WHO costituisce nel complesso l’1% dei costi globali delle malattie. In questi pazienti l’unico trattamento efficace, spesso curativo, consiste nella chirurgia dell’epilessia.

La ricerca sull'epilessia presso il Polo di Conegliano

La Lega Italiana contro l'Epilessia (LICE)

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