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Ricerca biomedica e tecnologie per la salute: il Medea in sei progetti finanziati dal PNRR

Dalla genetica alla farmacologia, dalla diagnosi precoce alla robotica, l’Istituto partecipa al piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una risposta ai bisogni di salute delle persone, soprattutto dei bambini.

Sono sei i progetti di ricerca finanziati dal PNRR che vedono il contributo dell’IRCCS Medea. Gli ambiti di studio riguardano il ruolo del microbiota intestinale nella Distrofia Muscolare di Duchenne, l’eventuale rapporto tra i farmaci antipsicotici e la sindrome metabolica, l’utilizzo di tecniche innovative per l’individuazione precoce dell’autismo, lo sviluppo di una rete per la ricerca sull'atrofia muscolare spinale, interventi digitali per i giovani che soffrono di isolamento sociale, soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale per la riabilitazione.

Tutti i progetti puntano ad assicurare lo sviluppo e la qualità delle prestazioni del Servizio sanitario alle persone, soprattutto bambini, in tema malattie croniche non trasmissibili e di tecnologie per la salute.

“La molteplicità degli ambiti di intervento nei diversi progetti dimostrano l’impegno dell’IRCCS Medea nello sviluppo di attività di ricerca coerenti il settore di riconoscimento, a testimonianza delle diverse sfaccettature della medicina della riabilitazione, in particolare della neuroriabilitazione nell’età evolutiva”, commenta Maria Teresa Bassi, Direttore Scientifico dell’Istituto..

Distrofia Muscolare di Duchenne e microbiota intestinale
Il microbiota intestinale - cioè dell'insieme dei microrganismi che vivono e interagiscono con il nostro intestino per regolarne funzioni essenziali – ha un ruolo nell’aggravamento della sofferenza muscolare nella Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD)? I ricercatori ipotizzano che le alterazioni del microbiota contribuiscano attivamente alla modalità con cui la sofferenza delle fibre muscolari, prive di una proteina essenziale come la Distrofina, è aumentata dall'innesco di una catena di reazioni infiammatorie che portano ad una migrazione di cellule come linfotici T dall'intestino al muscolo scheletrico: “pensiamo che nella DMD il sistema immunitario e la nutrizione siano collegati tra loro e che le loro disfunzioni siano le principali cause di condizioni infiammatorie croniche - spiega Maria Grazia D’Angelo, Responsabile dell’unità operativa di Riabilitazione Specialista Malattie Rare del Sistema Nervoso Centrale e Periferico del Polo di Bosisio Parini -. Se ripristinare l’equilibrio del microbiota potesse produrre benefici terapeutici simili ai corticosteroidi (che sono l'attuale standard terapeutico per il trattamento della DMD) senza effetti collaterali negativi, molti pazienti con DMD potrebbero avere una migliore qualità della vita. Non solo: diminuirebbero i costi associati ai ricoveri ricorrenti legati al monitoraggio degli effetti collaterali avversi della terapia steroidea”.
UNSOLVED CHALLENGES IN GUT-MUSCLE AXIS PATHWAYS: THE SEARCH FOR NOVEL MICROBIOTA-ASSOCIATED MOLECULAR PREDICTORS FOR DUCHENNE MUSCULAR DYSTROPHY MANAGEMENT
Capofila: Fondazione Ca'Granda – Ospedale Maggiore Policlinico Stem Cell Laboratory, Department of Pathophysiology and Transplantation

RISKMET, antipsicotici e sindrome metabolica
Il progetto RISKMet studierà i fattori di rischio genetico, comportamentale e ambientale della sindrome metabolica nelle persone trattate con antipsicotici. Infatti, nonostante questi farmaci si siano dimostrati particolarmente efficaci per il trattamento di numerosi disturbi psicopatologici e comportamentali, tuttavia sono a significativo rischio di sviluppare malattie fisiche concomitanti: tra queste, la sindrome metabolica, cioè una combinazione di diabete, pressione alta ed obesità che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. “Il Medea in questo studio si focalizzerà sull’età pediatrica – spiega Maria Nobile, Responsabile dell’unità operativa di Psicofarmacologia e psicoterapia dell'età evolutiva del Polo di Bosisio Parini-. Il progetto introdurrà strategie basate sull'evidenza, per migliorare la diagnosi precoce e identificare specifici fattori di rischio e percorsi di trattamento”.
METABOLIC SYNDROME IN PEOPLE TREATED WITH ANTIPSYCHOTICS: A MULTIMETHOD INVESTIGATION OF GENETIC, BEHAVIOURAL AND ENVIRONMENTAL RISK FACTORS (RISKMet)
Capofila: Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, Brescia

BABY@NET, una piattaforma per l’autismo
Il progetto BABY@NET prevede il monitoraggio di bambini a rischio per l’autismo e altri disturbi del neurosviluppo dalla nascita fino ai 36 mesi. Attraverso l’utilizzo di tecniche neurofisiologiche, di eyetracking e di laboratorio, verranno analizzati i parametri vocali, motori, sensoriali e i dati biologici, per individuare possibili segnali di rischio già nei primi 12 mesi di vita del bambino. Inoltre è prevista la realizzazione di una piattaforma online a disposizione degli operatori sanitari che lavorano presso le unità di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) e le unità di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA). “Questa piattaforma permetterà di supportare, in modalità telehealth, i professionisti sanitari nelle fasi di individuazione dei bambini a rischio e di potenziare le attività di screening e di diagnosi precoce”, spiega Massimo Molteni, Responsabile dell’Area di Psicopatologia dello Sviluppo.
BABY@NET: A TECHNOLOGY-BASED NATIONAL SURVEILLANCE NETWORK FOR THE EARLY IDENTIFICATION OF AUTISM SPECTRUM DISORDER AND OTHER NEURODEVELOPMENTAL DISORDERS IN AT-RISK POPULATIONS
Capofila: Istituto Superiore di Sanità

Una rete di ricerca per la SMA
Un altro progetto mira a sviluppare una rete di ricerca multidisciplinare per l'atrofia muscolare spinale (SMA) e altre malattie rare dei motoneuroni. Infatti, se il recente avvento di tre opzioni terapeutiche di tipo genico ha completamente modificato la progressione della malattia, migliorando la sopravvivenza e gli aspetti funzionali, tuttavia esiste un'ampia variabilità nell'entità della risposta alle terapie, ancora non completamente chiarita. “Proponiamo un approccio integrato che si avvale di strumenti clinici e di laboratorio, al fine di identificare modelli specifici di progressione della malattia in risposta alle singole terapie - spiega Antonio Trabacca, Direttore dell’Unità per le Disabilità gravi dell’età Evolutiva e Giovane Adulta del Polo di Brindisi-. Questo approccio sarà utilizzato anche nei pazienti identificati attraverso lo screening neonatale, al fine di stabilire il livello di risposta nei pazienti presintomatici. Riteniamo che il nostro approccio integrato possa facilitare la creazione di un algoritmo che aiuterà anche il medico e la famiglia al momento di scegliere uno dei tre farmaci”. La possibilità di definire meglio i pazienti responder e il livello di risposta faciliterà anche le decisioni in termini di rimborso, il che è di fondamentale importanza se si considera l'elevato costo dei farmaci disponibili.
DEVELOPMENT OF A MULTIDISCIPLINARY NETWORK FOR CLINICAL AND LABORATORY RESEARCH FOR SPINAL MUSCULAR ATROPHY AND OTHER RARE MOTONEURON DISEASES
Capofila: IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Gemelli

SOLITAIRE, interventi digitali per chi soffre di isolamento sociale
Soluzioni digitali innovative sono alla base del progetto SOLITAIRE, finalizzato ad implementare un intervento psichiatrico multicomponenziale digitale per aiutare a distanza i giovani che soffrono di Isolamento Sociale, spesso sintomo centrale di diversi disturbi come la Sindrome Hikikomori, il Disturbo d’Ansia Sociale, la Psicosi, la Depressione, il Disturbo Post Traumatico da Stress, il Disturbo Ossessivo Compulsivo, la Disregolazione dell’Umore ed il Disturbo dello Spettro Autistico. Infatti, a causa della barriera di interazione sociale intrinseca alla condizione di isolamento sociale, i trattamenti attuali presi singolarmente sono problematici e solo parzialmente efficaci. Alla Terapia Cognitivo Comportamentale e ai trattamenti psicoeducativi verrà quindi affiancato anche un Training Cognitivo Computerizzato per il ragazzo e per la sua famiglia. “Pensiamo che i giovani pazienti mostreranno miglioramenti cognitivi e comportamentali più duraturi e generalizzabili a causa dei processi neuroplastici associati al training Cognitivo Computerizzato” spiega Isabella Fanizza, titolare di incarico di alta specializzazione in psicopatologia dello sviluppo nell’Unità per le Disabilità gravi dell’età Evolutiva e Giovane Adulta del Polo di Brindisi.
SOLITAIRE - DIGITAL INTERVENTIONS FOR SOCIAL ISOLATION IN YOUTHS AND THEIR FAMILIES
Capofila: Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona - Unità di Psichiatria

FIT4MEDROB: ricerca robotica e intelligenza artificiale
Fit for Medical Robotics (Fit4MedRob ) ambisce a rivoluzionare gli attuali modelli riabilitativi e assistenziali rivolti a individui con ridotte o assenti funzioni motorie, sensoriali o cognitive, per mezzo di nuove tecnologie robotiche e digitali, in tutte le fasi del percorso riabilitativo, dalla prevenzione fino all'assistenza domiciliare nella fase cronica. Il progetto prevede studi clinici multicentrici sviluppati da bioingegneri, neuroscienziati, fisiatri, psicologi e specialisti in chirurgia e microchirurgia degli arti: “ci concentreremo sia su tecnologie già disponibili, non ancora completamente consolidate nella pratica clinica, sia su ricerche di base inerenti a nuovi materiali, algoritmi, tecnologie intelligenti, nonché a fonti di energia sostenibili, aprendo così la strada verso la prossima generazione di sistemi di robotica biomedica”, spiega Emilia Biffi del Laboratorio di Bioingegneria del Polo di Bosisio Parini e referente per il Medea. Coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fit4MedRob vede la partecipazione di altri 24 partner, di cui 10 università e centri di ricerca, 11 IRCCS o centri clinici e 3 realtà industriali.
FIT4MEDROB “FIT FOR MEDICAL ROBOTICS: A NEW GENERATION OF BIOROBOTIC AND DIGITAL TECHNOLOGIES FOR A SUSTAINABLE WELFARE”
Capofila: Consiglio Nazionale delle Ricerche

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