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  • Si tratta di tutte le alternative che sono in grado di trasferire il difficile controllo motorio del mouse in un'altra modalità più semplice . Possono essere dispositivi hardware o software .
    In genere i dispositivi hardware sono caratterizzati da un interfaccia che si giustappone tra l'ingresso del mouse e il mouse stesso, consentendone l'uso in parallelo. A questa interfaccia vengono poi collegati i dispositivi di input più adatti all'utente (Joystick, sensori, ….) che assumono la funzione di frecce direzionali e di selezione.

    • trackball
      La logica di costruzione è l'equivalente a quella del mouse, ma la modalità di utilizzo è esattamente opposta. Nelle trackball vi è una pallina di diverse dimensioni sul lato superiore di una base che rimane ben ferma sul tavolo: facendo ruotare la pallina si sposta il puntatore. I pulsanti di conferma (da 1 a 3) si trovano normalmente sulla base, in posizione ben accessibile, tale da consentire di premere e di ruotare contemporaneamente la pallina. Le trackball sono disponibili in varie forme e dimensioni; vi sono modelli specifici per l'uso con la mano destra o con la sinistra. Le dimensioni della pallina e della base sono un fattore importante in relazione alle difficoltà motorie (ad esempio i miodistrofici utilizzano meglio trackball di ridotte dimensioni, che ha un movimento lievemente disturbato può indirizzarsi su una versione con palla più grande). Rispetto alla scorrevolezza della pallina, alcune trackball risultano piuttosto "veloci", cioè scorrono molto applicando poco sforzo mentre altre offrono più resistenza al rotolamento, richiedendo una spinta maggiore. Un altro aspetto da valutare è la disposizione sulla base dei tasti di conferma: tasti troppo vicini alla pallina rischiano di essere involontariamente premuti, oppure che risulti difficile premere il tasto desiderato se questi sono troppo ravvicinati tra loro. Infine è importante osservare le dimensioni della base, il peso e il materiale presente sotto si essa. Tutti questi elementi sono importanti per la stabilità della trackball. Un prodotto molto leggero o con la base troppo piccola rispetto al corpo dell'oggetto o scivolosa può creare problemi perché si rischia di far spostare tutta la trackball invece della sola pallina.

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    • joystick
      E' uno strumento noto a tutti perché inscindibile dai videogame. Si tratta di una leva, imperniata ad una base da appoggiare su un piano. In questo modo la leva rimane in verticale per essere afferrata; è sagomata in modo da essere impugnata agevolmente e dotata di uno o più pulsanti. Il fatto di essere imperniata ad una estremità permette di piegarla agevolmente nelle diverse posizioni più o meno a fondo. Gli spostamenti della leva vengono trasferiti sullo schermo al puntatore (freccina). La differenza più rilevanti rispetto ai mouse e alle trackball è costituita dal fatto che nel caso del mouse e della trackball più si fanno scorrere velocemente più si muove rapidamente la freccina sullo schermo, invece nel joystick spingendo più o meno a fondo la leva non si modifica la velocità con cui la freccina si muove sullo schermo (si tratta dei joystick digitali). Il joystick presenta alcune peculiarità che lo rendono interessanti per le persone con difficoltà motorie: è un dispositivo spesso già conosciuto dagli utilizzatori di carrozzine elettriche o perché è utilizzato spesso per il loro comando; si può modificare ed adattare facilmente l'impugnatura per arrivare ad offrire la miglior presa: ad es. allungamento della leva, aggiunta di pomelli di dimensioni differenti; quando la leva viene rilasciata, il puntatore non è soggetto a spostamenti sullo schermo; in questo modo vengono evitati i problemi che a volte sorgono con mouse e trackball quando premendo un tasto si sposta involontariamente il dispositivo e di conseguenza la freccina sullo schermo; il joystick (di tipo digitale) non è sensibile alla forza con cui viene spostata la leva; che lo si faccia lentamente o bruscamente, produce sul puntatore sempre il medesimo effetto; perciò non necessita di un controllo fine da parte dell'utente. Anche per questo dispositivo vale quanto già detto per le trackball riguardo alle caratteristiche da considerare (peso, stabilità della base; distanza tra i tasti, ...) e agli accorgimenti che si possono adottare per ottimizzare il suo impiego.

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    • dispositivi per il puntamento con il capo
      Un'altra tipologia di dispositivi è quella formata dai dispositivi nati per utilizzare i movimenti del capo per direzionare il puntatore sullo schermo.
      I modelli esistenti sono basati su tecnologie a raggi infrarossi o ultrasuoni. Un trasmettitore emette un apposito segnale che viene ricevuto (nel caso degli ultrasuoni) o riflesso (nel caso degli infrarossi) da un dispositivo presente sul capo della persona.
      Questo dispositivo può essere costituito da una cuffia, o da un semplice dischetto adesivo di materiale riflettente da posizionare sulla fronte, oppure può essere un dispositivo fissato alla montatura di un paio di occhiali.
      Gli spostamenti del capo vengono così trasformati in corrispondenti spostamenti del puntatore sullo schermo.
      Si possono collegare diversi tipi di pulsanti di selezione, azionati con qualsiasi parte del corpo e con qualsiasi sistema, ad esempio attraverso il soffio.
    • touch screen
      Significa "schermo tattile". Sempre più frequentemente è possibile incontrarlo nei luoghi pubblici, come stazioni ferroviarie, uffici amministrativi comunali, uffici del turismo, dove sono a disposizione del pubblico computer che foniscono informazioni.
      Con il touch screen si possono selezionare i diversi "oggetti" disposti sul monitor del computer semplicemente appoggiandovi sopra il dito.
      Naturalmente per disabili motori si tratta di un sistema assai difficilmente praticabile: l'interesse è principalmente legato all'immediatezza del puntamento (vado a toccare l'oggetto che voglio selezionare) e quindi è rivolto ad ambiti didattico-educativi o riabilitativi di persone con disabilità principalmente intellettive oppure colpite da ipovisione.

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    • touch pad
      Si tratta di tavolette quadrate o rettangolari con la superficie sensibile che possono esser esterne oppure fissate al corpo del PC, come nel caso dei PC portatili. Le dimensioni sono variabili. Agendo con una penna o con il dito sulla superficie sensibile si direziona il puntatore. Vi sono touch pad assolute - di varie dimensioni - in cui la superficie sensibile riproduce in scala lo spazio sul video. Oppure ve ne sono di relative - piuttosto ridotte - in cui lo spostamento della penna sulla superficie sensibile produce un corrispondente spostamento proporzionale del puntatore sullo schermo.
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