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ELEMENTI DI BUONE PRASSI DEL LAVORO GUIDATO E DELL'INSERIMENTO LAVORATIVO

IL DISABILE AL LAVORO: UN INSERIMENTO MIRATO

Ogni ingresso in azienda è un processo di avvicinamento personalizzato verso il lavoro e verso la specifica cultura che contraddistingue una singola organizzazione. Il ruolo ricoperto nel mondo del lavoro contribuisce ancora a definire l'identità sociale della persona, e anche per questo l'inserimento lavorativo costituisce una fase importante nella vita di ognuno di noi.

Una azienda attenta all'inserimento di tutte le persone si dimostra disponibile ad aprire le proprie strutture e la propria organizzazione ad esigenze individuali di crescita, personale e professionale. Ciò assume particolare rilievo quando si considera l'inserimento lavorativo di persone disabili. Infatti, un inserimento non sufficientemente mirato ed accompagnato della persona disabile in azienda provoca disorientamento e sfiducia del soggetto rispetto alle proprie possibilità e può essere fonte di disagio per i colleghi non adeguatamente sensibilizzati.

E necessario pertanto procedere ad un inserimento mirato che individui i percorsi orientativi, formativi e di inserimento lavorativo delle persone disabili in rapporto alla concreta capacità lavorativa delle singole persone e alle caratteristiche del posto di lavoro.

Questo compito è affidato ad un tutor.

Può diventare tutoruna persona inserita in un’impresa alla quale venga affidato il compito di accogliere e seguire un collaboratore disabile.Questo incarico rappresenta un momento fondamentale del progetto di inserimento durante il quale il disabile può apprendere il "mestiere" attraverso l’esperienza diretta in un contesto reale di lavoro.Il tutor aziendale mette a disposizione non solo la propria esperienza tecnica, ma anche e soprattutto la propria sensibilità, diventando punto di riferimento del giovane.

Il tutor:

Occorre pertanto prevedere:

“Se un disabile viene ammesso in una organizzazione che non procede a nessun cambiamento egli viene assimilato; se invece 1' accoglimento comporta adattamento tanto da parte del disabile quanto da parte della organizzazione, allora si parla di integrazione.” (A.Canevaro)

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