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ELEMENTI DI BUONE PRASSI DEL LAVORO GUIDATO E DELL'INSERIMENTO LAVORATIVO

L’INSERIMENTO LAVORATIVO - IL RISULTATO DI UNA RICERCA SUL CAMPO

Il disegno dell'indagine

I successi e gli insuccessi dell’inserimento lavorativo digiovani disabili richiedono una riflessione sui fattori che contribuiscono a rendere fruttuosa l’operazione di integrazione lavorativa e la sua “tenuta” nel tempo o, al contrario, a registrare frustrazioni e fallimenti.

Questa analisi condotta sul campo da due operatori, l’educatore coordinatore e l’assistente sociale del Centro di lavoro guidato di Como, potrà portare, a nostro avviso, un notevole e più mirato contributo al progetto formativo che in esso si attua e che viene completato spesso da una seconda fase pre-lavorativa di esplorazione guidata o di tirocinio in azienda prima dell’effettivo inserimento.

Il momento dell’inserimento lavorativo é importante e delicato per cui deve essere gestito con particolare attenzione e creatività; il giovane lavoratore, specie se disabile, non deve essere abbandonato a se stesso, ma guidato ed accompagnato per tutto il tempo necessario e con le modalità più opportune da scegliersi di volta in volta.

Anzitutto occorre tenere in debita considerazione il messaggio che il giovane riceve dalla sua famiglia che, generalmente, tende ad ipervalorizzare le sue capacità, e da coloro che lo devono accogliere nell’ambito dell’azienda (capo-reparto, compagni di lavoro, ecc...) che tendono spesso a dequalificare le sue possibilità lavorative. Tutto ciò può accrescere le incertezze, di per sé già normali, nei confronti del mondo del lavoro.

Questi messaggi discordanti incidono in modo particolare sui primi giorni dell’esperienza lavorativa già critici di per sé: il nuovo ambiente rappresenta un peso notevole per la fragilità neuropsichica del giovane e la “tenuta” viene ad essere potenzialmente compromessa fin dall’inizio.

Come Centro di lavoro guidato abbiamo già sperimentato alcune modalità di intervento per superare questo momento: presentazione del giovane ai futuri colleghi di lavoro, inserimento guidato e progressivo, presenza di una figura significativa in aziendaper il tempo necessarioallo scopo di facilitarela fase di adattamento.

I fattori di valutazione che, teoricamente, ci permettono di considerare riuscito il processo di integrazione lavorativa sono i seguenti:

La ricerca ha inteso verificare sperimentalmente, dal vivo, attraverso il contatto con le ditte o altri ambiti lavorativi in cui sono inseriti giovani che hanno percorso positivamente l’iter formativo presso il Centro di lavoro guidato nel quinquennio 1989-1994, la validità del suo progetto formativo e la formula addestrativa concretamente adottata; ciò allo scopo di migliorarla ulteriormente e di poterla proporre, umilmente, a chi intende offrire un prezioso servizio alla persona disabile che parte svantaggiata nell’inserimento in un mondo - quello lavorativo - che poco vive i valori della solidarietà e dell’accoglienza nei confronti di chi é meno dotato degli altri.

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