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ELEMENTI DI BUONE PRASSI DEL LAVORO GUIDATO E DELL'INSERIMENTO LAVORATIVO

LE VOCI DEGLI ATTORI DELL'INSERIMENTO: ESTRATTO DI UN'INDAGINE RECENTE

Intervista (Marzo-Aprile 2004)

Intervista al ragazzo

Sé reale

Lavoro a turni in catena di montaggio, un po' impegnativo per la tempistica ("bisogna essere veloci, per stare dietro alla linea"). In alcune circostanze è un po' faticoso. Non è del tutto esecutivo, alcune volte A si diletta nella meccanica quando non va qualcosa. Non ha un tutor interno, segue la catena. Alcune volte non riesce in alcuni lavori e viene spostato (prova sentimento di inadeguatezza). Prende l'iniziativa su alcuni lavori, in più rispetto al quello stabilito. Gli piace capire il guasto meccanico.

Rapporto con il capo: buono, ma quando sbaglia ha paura.

Rapporto con i colleghi: buono si parla e si scherza di altro. Episodio di litigio: assalito a parole anche se ha chiesto scusa, si è chiuso e si è messo a piangere (chiusura). I colleghi lo hanno aiutato ("c'è la persona di cui mi fido di più e di meno"). Aiuta gli altri ("però deve essere il riparatore a dire di andare ad aiutare , non un mio collega mi deve obbligare") - (sé normativo).

Importanza del lavoro: "Il lavoro è importante perché da la possibilità alla persona di affrontare la vita, il lavoro è un passaggio, ti aiuta ad apprendere, a stare con gli altri, a non odiare la gente a non far del male, ad osservare tutte le cose che succedono".

A. parla del lavoro a casa, ma si limita ad alcuni episodi. Conflitto con la madre rispetto allo spreco su alcune cose.

Tempo libero: Prima Basket (Briantea - solo per disabili), ora amici del sabato sera (nei locali o oratorio). "Non mi trovo bene con gli amici e mi prendono in giro, perché sono ancora piccoli e immaturi" (ma va avanti a uscire insieme). "Io mi sento più grande di loro, anche come ragionamento e loro mi trattano come fossi più piccolo" (sé reale ??).

"Mi sento un po' diverso, loro sanno fare più cose, io so farle ma ho bisogno di più tempo". (Sé reale - sentimento della differenza)

Dopo l'inserimento, si sente più responsabile, va da solo in giro, più sicuro di sé.

Sé normativo

Indiretto, regole dei colleghi: ci sono alcuni fenomeni di non rispetto delle regole. ("…E poi lo dice anche il responsabile che c'è un orario per andare a mangiare, non si va dieci minuti prima"). Non interviene.

A. e le regole: alcune volte non li rispetta (sui tempi) ma entro certi limiti.

Quando viene richiamato dal responsabile: si sente depresso ma capisce che è giusto il richiamo. (chiusura)

Complimenti: “ci sono soprattutto quando faccio qualcosa in più”. "Ogni tanto il riparatore mi dice bravo che sai fare altre cose, oltre al tuo lavoro, sono cose in più che ti fanno imparare di più".

Quando c'è un collega che non fa la cosa giusta, glielo fa presente tranquillamente (già esperienza - anzianità)

Sé ideale

Sogno sul lavoro: cuoco, ma non ha fatto la scuola. Per questo ideale gli piacerebbe spostarsi nella mensa aziendale oppure..."Un domani metto da parte dei soldi e apro un ristorante. Ma non lascio il lavoro (tenacia), mi metto part time dove sono ora e con quei soldi pago le tasse così il ristorante è tutto guadagno".

"Qualcosa che mi pesa c'è, vedo gli altri che hanno la macchina, ma io non ho voglia di studiare, mi pesa la differenza, gli altri hanno papà e mamma, io sono a casa da solo devo mandare avanti la casa".

Mi ha chiesto, ma il tuo sogno qual è? (all’intervistatore)

Intervista alla famiglia

Con la sorella più grande - rapporto di collaborazione. Aiuta la famiglia e ha un buon rapporto con tutta la famiglia.

E' diventato più autonomo, più responsabile, soprattutto più tranquillo; il lavoro è stato un detonatore dell'ansia.

A. apprende tutto subito, ma è in difficoltà sull'aspetto emotivo.

L’atteggiamento della madre è molto stimolante (lo lascio fare) e lo rende partecipe di tutto. Sbagliato avere troppa protezione.

Il valore del lavoro è originario della famiglia (padre defunto).

"Non bisogna fargli osservazione o essere preso in giro dagli amici".

La madre attribuisce la responsabilità del disagio con i coetanei emotivo più a lui che agli altri ragazzi.

Capisce il valore delle persone ("regalo alla collega lui ha dato di più, perché lei valeva di più per lui")

Controllo dei soldi buono (risparmio).

Paure iniziali della madre: instabilità emotiva di A. Sempre molto seguito (importanza dell'accompagnamento).

La madre fa notare l’importanza dei genitori nella cura dei figli ("non bisogna aspettarsi l'aiuto dall'alto").

Ultima domanda sul consiglio a un’altra famiglia: "non devono aver paura, dobbiamo accettare i nostri figli giorno per giorno, senza fare grandi programmi, la nostra paura la sentono" (le tappa)

Intervista al capo reparto

Primo inserimento

Impressione iniziale: "Educato disponibile e corretto. Tanta voglia di fare e di imparare" (non solo esecutivo, voleva sapere il perché). All’inizio è stato provato in varie postazioni per sondare le sue capacità (valutazione).

“A. non ha avuto molte difficoltà, è un ragazzo parecchio intelligente”. Considerazione del responsabile: “A. è al livello di altri dipendenti (a volte più alta); per me è al livello degli altri”.

La paura iniziale era di non saperlo gestire, di non riuscire a comunicare (prima di conoscerlo), confronto con esperienze peggiori precedenti.

Evoluzione

Situazioni particolari che si sono create: confidenze personali di casa ("ero come un padre" – rapporto esclusivo) - anche in situazioni di tensioni esterne, ma queste cose non ricadevano sul lavoro.

Situazione attuale:

All'inizio se è un lavoro nuovo, A. fa un poco più fatica a capire (rispetto ad altri).

Il lavoro adatto alle sue capacità, ma è molto migliorato (più autonomo! E ha più mansioni); può migliorare ancora.

Quando non riesce in qualcosa: "ammette di non riuscire e se la prende un po’" con una reazione di agitazione generale, ma si sforza di farcela (si vede!).

Relazioni occupazionali:

Responsabile: figura paterna e maggiore esclusività (si sente più protetto).

Reazione a critiche: poche critiche. Reazione a complimenti: si vanta.

Colleghi: alcune critiche le vive male (“lo hanno trattato male e una volta si è messo a piangere! Poi lo abbiamo sostenuto”)

Mansioni: gli piace girare per l’azienda, non perché si stanca del lavoro, ma perché gli piace vedere tutto il contesto produttivo.

Che cosa ha imparato dal ragazzo?: non riesce ad elaborare se non più disponibilità per aiutare queste persone, "sono migliori di tanti altri normali". I responsabili ammettono di avere più gratificazione personale (si vede bene il miglioramento).

Aspetto valutativo importantissimo, perché altrimenti è un male per loro ma anche per noi che ci rimaniamo male (esperienza precedenza fallita).

Integrazione effettuata dal direttore del personale

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