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A Bosisio un nuovo laboratorio di stampa 3D per la produzione di corsetti ortopedici

Il primo corsetto sarà indossato da un paziente con scoliosi idiopatica. Nella prossima fase verrà avviato un processo produttivo totalmente virtuale.

All’interno dell’area di tecnologie applicate dell’IRCCS Medea di Bosisio Parini, in questi mesi è stato avviato il nuovo laboratorio di stampa 3D, che comprende un dispositivo per la scansione anatomica, software per la creazione di modelli virtuali tridimensionali e due stampanti 3D. Il laboratorio è stato concepito come un servizio diretto ai pazienti, ai quali potranno essere forniti corsetti ortopedici innovativi sia per design che per materiali impiegati prodotti in modo personalizzato, in grado di migliorare le funzionalità di base quali respirazione e alimentazione.

Le attività di ricerca in corso sono finalizzate a progettare, valutare e sperimentare nuove generazioni di corsetti, da applicare in modo particolare a patologie di rilevanza pediatrica, quali la scoliosi idiopatica e l’osteogenesi imperfetta.

In una prima fase i ricercatori, sia di carattere clinico che tecnico, tra cui il dottor Paolo Fraschini e gli ingegneri Davide Redaelli del Politecnico e Fabio Storm del Medea, sono stati impegnati nello studio dei corsetti esistenti e nelle prove per l’individuazione dei materiali più adatti ad essere stampati ed indossati. In questi giorni, in collaborazione con officine ortopediche del territorio, il primo corsetto stampato è stato consegnato a un paziente con scoliosi idiopatica, per essere provato e valutato. Se il riscontro risulterà positivo, la prossima fase del progetto prevederà lo sviluppo di un processo produttivo innovativo totalmente virtuale.

Il dottor Fraschini, responsabile clinico del progetto, afferma che "la stampa 3D dei corsetti è potenzialmente  più efficiente rispetto alla lavorazione artigianale. Inoltre, il corsetto stampato in 3D rispetta maggiormente l’anatomia del paziente, distribuendo le spinte in modo omogeneo con conseguente migliore accettazione e possibilità di maggiori tempi di utilizzo".

Il laboratorio di stampa 3D è stato allestito nell’ambito del progetto Empatia (2017-2019), il terzo capitolo di una mirata azione emblematica di Fondazione Cariplo, a cui ha dato un importante contributo Regione Lombardia, nel territorio lecchese sul tema della riabilitazione, con una specifica attenzione alle disabilità da lesioni congenite o acquisite del sistema nervoso.

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(English version)

In Bosisio Parini a new 3D printing laboratory for the production of orthopedic chest orthoses

The first chest orthosis will be worn by a patient with idiopathic scoliosis. In the next phase of the project a totally virtual design and modeling process will be tested.


Within the applied technologies research area of Bosisio Parini's IRCCS Medea, a new 3D printing laboratory has been recently launched. The facility is equipped with a portable scanning device, software for three-dimensional virtual modelling and two 3D printers. The laboratory is conceived as a direct service to patients, to provide them with a new generation of orthopedic chest orthoses. Personalized design and innovative materials may also increase their quality of life by improving the comfort during basic vital functions such as breathing and feeding.

The ongoing research activities are aimed at designing, evaluating and experimenting a new generation of chest orthoses, to be used specifically in pathologies of pediatric relevance, such as idiopathic scoliosis and osteogenesis Imperfecta.

In this first phase of the project the multidisciplinary research staff, including physician Dr. Paolo Fraschini and engineers Davide Redaelli of Politecnico and Fabio Storm of Medea, was engaged in the study of existing devices and in tests for the identification of the most suitable materials to be printed and worn. Recently, in collaboration with local orthopaedic workshops, the first printed chest orthosis was delivered to a patient with idiopathic scoliosis, to be tested and evaluated. The next phase of the project will include the development of an innovative production process with totally virtual design an modeling phases.

Dr. Fraschini, clinical manager of the project, states that "3D printing of chest orthoses is potentially more efficient than handmade devices. In addition, the 3D printed device respects more the patient's anatomy, it distributes forces homogeneously, eventually resulting in better acceptance and longer use".

The 3D printing laboratory was set up under “Progetto Empatia” (2017-2019), the third chapter of a targeted emblematic action financed by the Cariplo Foundation in the Lecco area, to which the Lombardy Region gave an important contribution. The project focuses on rehabilitation, with a specific attention to disability due to congenital or acquired lesions of the nervous system.

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