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Una rete curante a misura di bambino

Questo il focus dell'incontro della Vice Presidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti con i professionisti della Nostra Famiglia, che si è tenuto questa mattina a Bosisio Parini.

Il vostro progetto integra tante competenze scientifiche, dalla robotica all’imaging, fino ad arrivare all’inclusione sociale e scolastica. E’ un percorso che merita di essere studiato in modo particolare perché è un percorso particolare, orientato al bambino”. Queste le parole della Vice Presidente e Assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti durante la visita ai reparti ospedalieri e di ricerca scientifica dell’IRCCS Medea- La Nostra Famiglia.

All’Assessore sono stati illustrati gli interventi e le modalità di cura e presa in carico dei bambini con disturbi del neurosviluppo e disabilità neuropsichiche: “Sono interventi che necessitano di un paradigma di organizzazione socio-sanitaria del tutto differente rispetto al modello amministrativo del Sistema Sanitario Nazionale attualmente in vigore, fermo alla logica della riabilitazione post-evento dell’adulto”, spiega il Direttore Sanitario dell’Associazione Massimo Molteni.

Infatti, affiancare lo sviluppo di un bambino fin dal momento della nascita – molti bambini accedono al Polo di Bosisio direttamente dalle Terapie Intensive Neonatali - vuol dire agire su funzioni o abilità in via di sviluppo con interventi competenti e di provata evidenza scientifica, ma non solo. Richiede anche di intervenire su tutti i contesti di vita: i genitori e la famiglia, l’ambito educativo scolastico e sociale.

Esiste pertanto la necessità di strutturare una “rete curante” specifica per i problemi del bambino con disturbi neuropsichici che veda interagire in maniera competente il pediatra di famiglia, i servizi di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, i centri di riabilitazione dell’età evolutiva, le strutture specialistiche di terzo livello, all’interno delle quali assumono un ruolo particolare gli IRCCS dedicati a questi disturbi dell’età evolutiva, le realtà educative e sociali. E’ di fatto il paradigma bio-psico-sociale dell’OMS che è stato ripreso coraggiosamente da Regione Lombardia, con l’adozione del Piano Operativo Autismo (POA), di cui l’IRCCS Medea è partner e Centro pivot. Tale modello di riforma aspetta di essere coraggiosamente e coerentemente attuato anche nel campo dei disturbi del neurosviluppo e neuropsichici del bambino.

“Qui ho visto una realtà di ricerca, cura e riabilitazione molto particolare perché è orientata prevalentemente ai bambini. Sono specificità che ancora non sono riconosciute a livello di accreditamento ma meritano un approfondimento” commenta l’Assessore Moratti.

"L’IRCCS Medea si candida a collaborare con la Regione, come sta già avvenendo all’interno del POA, per sviluppare e sperimentare, in rete con le altre eccellenze lombarde, modelli di cura e presa in carico a misura di bambino - spiega la Presidente della Nostra Famiglia Luisa Minoli -: occorre una medicina personalizzata attuata all’interno di un umanesimo integrale, che superi l'obsoleto modello a prestazione vigente".

“Siamo disponibili a mettere a disposizione know-how e tecnologia all’avanguardia specificamente dedicata al bambino con disturbi neuropsichici: dalla robotica alla realtà virtuale fino alla telemedicina, passando per la neuroradiologia e la neurofisiologia. Il tutto all’interno di un modello di gestione integrato a rete per essere, tutti assieme e nella distinzione sinergica dei ruoli, dalla parte del bambino” conclude il dottor Molteni.

Alla visita erano presenti il Consigliere di Regione Lombardia Mauro Piazza, il Direttore Sociosanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza Antonio Colaianni, il Sindaco di Bosisio Parini Andrea Colombo, il Presidente di Univerlecco Vico Valassi.

 
 

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