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Epilessia: quando il cervello è troppo connesso

Anche a riposo, le diverse aree cerebrali dei pazienti con epilessia del lobo temporale sono caratterizzate da una iper-comunicazione, inversamente proporzionale alle capacità di memorizzazione e attenzione. Lo rileva uno studio dell’IRCCS Medea di Conegliano e dell’Università di Padova appena pubblicato su Cortex.

“Resting state network dynamic reconfiguration and neuropsychological functioning in temporal lobe epilepsy: an HD-EEG investigation”

Una comunicazione efficiente all’interno di una rete, fosse questa una comunità di persone (es., facebook) o un complesso sistema cellulare quale è il cervello, avviene quando le informazioni che i nodi di questa rete si scambiano vengono elaborate, ovvero integrate, dai singoli elementi. Ma questo non basta: per funzionare bene un network deve anche essere in grado di differenziare la comunicazione tra gli elementi interni ad esso e quelli esterni, un principio noto come “segregazione”. Il cervello, proprio come ogni sistema complesso, per funzionare ottimamente ha bisogno di un equilibrio tra integrazione e segregazione. In poche parole, i differenti circuiti cerebrali che lo costituiscono devono essere ben organizzati al proprio interno e ben differenziati gli uni dagli altri, come l’impianto elettrico di un grattacielo, ma infinitamente più complesso.

Ebbene, nel cervello caratterizzato da epilessia, perfino quando non è impegnato in nessun compito, le diverse aree sono caratterizzate da una iper-comunicazione che impatta sul funzionamento dell’intero sistema. In particolare, maggiori livelli di integrazione tra i network cerebrali sono correlati a prestazioni peggiori del funzionamento cognitivo, soprattutto nei test di memoria e attenzione. E’ quanto è emerso da uno studio, appena pubblicato su Cortex, frutto della collaborazione tra l’IRCCS Medea La Nostra Famiglia di Conegliano, Unità di Epilessia e Neurofisiologia clinica, e l’Università di Padova, Dipartimento di Psicologia Generale.
   
Leggi il comunicato stampa congiunto Università degli Studi di Padova – IRCCS Medea La Nostra Famiglia.

Gian Marco Duma IRCCS MEDEA
Gian Marco Duma
, ricercatore dell’IRCCS Medea di Conegliano (TV), primo autore dello studio

Giovanni Mento UNIPD 
Giovanni Mento, docente di Neuropsicologia dello Sviluppo del dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, coordinatore dello studio

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