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Malattie neurologiche nei bambini: nuove dotazioni per il parco tecnologico del Medea

Con un investimento di 400.000 euro, la neuroradiologia del Polo di Bosisio Parini si dota di un sistema di elevata capacità diagnostica e di un nuovo radiografo digitale per studiare il sistema scheletrico.

Dallo studio delle malattie neuromuscolari a quello degli stati di veglia aresponsiva, dall’approfondimento scientifico sull’autismo ai disturbi del linguaggio, fino alle epilessie: è questo il campo di intervento dell’Unità Operativa di Radiologia e Neuroradiologia dell’IRCCS Medea di Bosisio Parini.

Qui operano neuroradiologi, ingegneri, fisici, anestesisti, tecnici di radiologia e infermieri che lavorano fianco a fianco per effettuare esami diagnostici e svolgere attività di ricerca.

Fiore all’occhiello dell’Unità Operativa è la Risonanza Magnetica 3 Tesla: tra le attrezzature più avanzate in Italia, questa permette di produrre immagini ad altissima definizione, che possono fornire un quadro anatomico e funzionale del sistema nervoso centrale dei neonati prematuri e dei soggetti pediatrici con diverse condizioni cliniche, come le malattie rare, le cerebrolesioni acquisite, i disturbi dello spettro autistico, i disturbi del linguaggio.

Ogni anno a Bosisio eseguiamo 450 risonanze magnetiche e circa 1500 radiografie dei vari distretti corporei. Per stare al passo con l'evoluzione tecnologica, abbiamo voluto arricchire il Servizio con sistemi d'avanguardia, come Picture Archive Communication System PACS”, spiega la responsabile del Servizio di Neuroradiologia Nivedita Agarwal: “questa nuova dotazione consentirà una migliore elaborazione e archiviazione dei dati, una refertazione più accurata, rafforzando ulteriormente le collaborazioni nazionali e internazionali”.

Inoltre, per esaminare il sistema scheletrico dei bambini con disabilità medio-severe, l’Unità Operativa si è dotata di un radiografo digitale che, rispetto al sistema analogico precedente, permette un maggiore comfort nel posizionamento dei piccoli pazienti, una diminuzione della dose di radiazione e un miglioramento della resa radiologica.

Con le nuove dotazioni l'équipe multidisciplinare del Medea sarà in grado di rispondere ai tanti quesiti dei genitori dei piccoli pazienti, migliorare la capacità di fare diagnosi e monitorare gli effetti dei trattamenti farmacologici e riabilitativi dal punto di vista dei cambiamenti strutturali cerebrali e della funzione dei circuiti neurali. Inoltre, una migliore gestione delle migliaia di immagini acquisite per ogni paziente permetterà di monitorare la malattia nel tempo e di fornire indicazioni utili anche alle attività di ricerca, come ad esempio lo studio sulla valutazione del sistema di drenaggio delle tossine cerebrali.

Il nuovo parco tecnologico ha comportato un investimento importante per le attività e per il valore economico, che ammonta a 400.000 euro: “Grazie al contributo di tanti amici, aziende, enti e Fondazioni e alla Cena di Gala con lo chef Theo Penati, abbiamo potuto raccogliere la cifra necessaria, così da permettere ai nostri medici e ai ricercatori di avere gli strumenti più innovativi per la loro attività di diagnosi, cura e ricerca”, ringrazia Giovanni Barbesino, responsabile della raccolta fondi dell’Associazione.

Il servizio è aperto anche all'utenza esterna in solvenza e in regime di libera professione intramoenia e mantiene lo stesso standard elevato riservato ai piccoli pazienti ricoverati presso l’Istituto di Bosisio Parini.



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