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Autismo: ricercatori trovano una possibile relazione con il sistema di smaltimento degli scarti metabolici cerebrali

Uno studio di neuroimaging pubblicato su Communications Medicine (Nature) rivela per la prima volta il legame tra il disturbo dello spettro autistico e una struttura coinvolta nel drenaggio del liquido cerebrospinale.

 

In pazienti con disturbi nello spettro autistico sono state evidenziate alterazioni nella dura parasagittale, una struttura coinvolta nello smaltimento degli scarti metabolici cerebrali.

È quanto emerge dallo studio Parasagittal dural volume correlates with cerebrospinal fluid volume and developmental delay in children with autism spectrum disorder, appena pubblicato su Communications Medicine (Nature) da un gruppo di ricercatori dell’IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini (Lc).

Con tecniche di neuroimaging non invasivo gli autori hanno scansionato il cervello di 56 bambini piccoli con diagnosi di autismo ed hanno analizzato le potenziali correlazioni tra il volume della dura parasagittale (PSD) e le scale di gravità clinica del disturbo.

La dura parasagittale è una struttura che drena il liquido cerebrospinale, facilita la rimozione dei prodotti di scarto del metabolismo cerebrale e svolge anche un ruolo nel sistema immunitario all'interno del cervello. È stata identificata recentemente e quattro studi hanno indagato il suo ruolo negli adulti con la patologia Alzheimer, ma è la prima volta che viene esaminata nei bambini con ritardi nello sviluppo.

I ricercatori del Medea hanno studiato il volume della PSD nei bambini con disturbo dello spettro autistico e hanno scoperto che questo non cambia con l’età ma è associato alla quantità di liquido cerebrospinale nel cervello e alle scale di gravità clinica del disturbo.

“Abbiamo anche scoperto che il volume della PSD è più piccolo nei bambini che presentano gravi forme di ritardo dello sviluppo”, spiega la dottoressa Nivedita Agarwal, Responsabile dell’Unità di Radiologia e Neuroradiologia dell’IRCCS Eugenio Medea: “i nostri risultati suggeriscono che i problemi nello sviluppo della dura parasagittale potrebbero avere un impatto sullo sviluppo del cervello e sulla rimozione degli scarti metabolici nei bambini con disturbo dello spettro autistico”.

Questi risultati suggeriscono che i bambini con autismo e grave ritardo nello sviluppo possono avere una dura parasagittale mal sviluppata, che potenzialmente perturba le dinamiche del fluido cerebrospinale.

Ulteriori ricerche in quest’area potrebbero consentire una migliore comprensione delle cause alla base del disturbo dello spettro autistico.

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