Nei primi anni di vita i comportamenti genitoriali sensibili contribuiscono in modo significativo alla promozione dello sviluppo infantile. Tra le diverse componenti del comportamento genitoriale (ad esempio, la responsività, l’incoraggiamento, ecc.), il tocco affettuoso (carezza) caratterizza positivamente un’ambiente di accudimento attento e disponibile con un impatto significativo sullo sviluppo neurocomportamentale e socio-emozionale del bambino.
Il modo con cui un genitore accarezza il proprio bambino potrebbe dipendere, almeno in parte, dall’esperienza di tocco affettuoso che ha sperimentato nel corso della sua crescita (cioè la cosiddetta biografia tattile). Ci si potrebbe aspettare infatti che i genitori che hanno avuto un’esperienza di tocco affettuoso e di contatto fisico positivo utilizzino più diffusamente le carezze con i loro bambini. D’altra parte, una genitorialità sensibile potrebbe essere sostenuta da una maggiore consapevolezza delle sensazioni interne del proprio corpo (es. battito cardiaco), la cosiddetta percezione enterocettiva. Recenti studi suggeriscono che le persone che percepiscono con maggiore accuratezza i segnali corporei sono più sensibili ai segnali emozionali degli altri e manifestano maggiore empatia. I pochi studi che hanno esaminato il ruolo della percezione enterocettiva nel contesto del funzionamento genitoriale, riportano che le madri maggiormente in grado di percepire i segnali del proprio corpo presentano comportamenti genitoriali sensibili. Inoltre, la percezione enterocettiva materna è associata alle abilità socio-emozionali dei loro bambini. In breve, i bambini di madri con una maggiore percezione enterocettiva presentano migliori competenze sociali. Sebbene la letteratura suggerisca che sia la biografia tattile che la percezione enterocettiva siano importanti componenti delle genitorialità sensibile, sono necessarie ulteriori indagini per approfondire in che modo questi due aspetti hanno un impatto sull’inclinazione delle madri ad utilizzare il tocco affettuoso quando interagiscono con i loro bambini. Utilizzando dei questionari lo scopo generale di questo studio è stato indagare, in un gruppo di 377 madri italiane (età media = 33,29; DS = 4,79), l’associazione tra l’esperienza di tocco affettuoso nella propria infanzia (biografia tattile), percezione enterocettiva e uso del tocco nella relazione con i loro bambini di età compresa tra il primo e il diciottesimo mese di vita. I risultati evidenziano che le madri con un’esperienza positiva di tocco affettuoso nella propria infanzia sono più propense ad usare le carezze con il proprio bambino. Inoltre la tendenza delle madri ad “ascoltare” i segnali del proprio corpo per regolare le proprie emozioni si associa ad un maggiore tendenza ad utilizzare il tocco affettuoso con il loro bambino. Ma il risultato più significativo è che le madri che avevano avuto un‘esperienza passata del tocco positiva, erano quelle con una migliore percezione enterocettiva. Questo risultato suggerisce che il tocco affettuoso promuove la capacità di percepire la propria corporeità che, a sua volta, supporta la propensione all’uso delle carezze sostenendo quindi una genitorialità sensibile. Questi risultati forniscono indicazioni sul lavoro di sostegno genitoriale anche nel caso di genitori di bambini con sviluppo atipico, in cui la dimensione del tocco affettuoso e della percezione corporea assume una valenza peculiare. Ad esempio, la possibilità di sostenere la percezione enterocettiva delle madri dei bambini con una neurodisabilità può favorire la capacità di “sintonizzarsi” con le proprie sensazioni e utilizzare questa consapevolezza nelle interazioni precoci in modo da rafforzare la loro capacità di essere empatiche e responsive con i loro bambini. Inoltre, è stato documentato che la percezione enterocettiva si associa ad un migliore benessere mentale. Pertanto potrebbe essere utile pianificare interventi a sostegno della genitorialità che implichino, almeno in parte, un focus sulle sensazioni corporee materne come fattore di protezione rispetto all’insorgere di stati mentali negativi. In sintesi, i dati del nostro studio suggeriscono che nel sostegno genitoriale l’attenzione alla biografia tattile e alla percezione enterocettiva materna costituiscono un possibile ambito di consapevolezza con un significativo impatto sull’utilizzo del tocco affettuoso come elemento chiave del comportamento genitoriale sensibile.
Articolo originale: Mariani Wigley ILC, Mascheroni E, Pastore M, Bonichini S, Montirosso R., Stroking in early mother-infant exchanges: The role of maternal tactile biography and interoceptive sensibility. PLoS One. 2024 Mar 7;19(3):e0298733.
doi: 10.1371/journal.pone.0298733. PMID: 38451923; PMCID: PMC10919687.
JCR 2022 JOURNAL IMPACT FACTOR = 3.7
Per leggere l'articolo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10919687/pdf/pone.0298733.pdf
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