- Le cause possono essere biologiche o psicosociali. Fattori di rischio: ereditarietà, alterazioni precoci dello sviluppo embrionale (mutazioni cromosomiche o danni prenatali), problemi durante la gravidanza e perinatali, e altri disturbi mentali.
- Disturbo con esordio in età evolutiva che comprende un deficit sia del funzionamento intellettivo che adattivo. Il funzionamento intellettivo riguarda le capacità mentali (ragionamento, problem solving, pensiero astratto, capacità di giudizio, apprendimento scolastico ecc).
Il funzionamento adattivo fa riferimento all’efficacia di far fronte alle esigenze della vita quotidiana previste per età e contesto ambientale (svolgere le attività di vita quotidiana, partecipare alla vita sociale ecc). - I criteri da valutare per formulare la diagnosi di disturbo dello sviluppo intellettivo sono:
- Deficit delle funzioni intellettive
- Deficit del funzionamento adattivo
- Esordio dei deficit intellettivi e adattivi durante il periodo dello sviluppo.
- Il trattamento della disabilità intellettiva si basa su interventi di natura medico-farmacologica, riabilitativa ed educativa. L’intervento farmacologico viene proposto al momento della comparsa di comportamenti problematici ed è sempre integrato con l’intervento riabilitativo.
- La riabilitazione nel ritardo mentale ha l’obiettivo di introdurre e/o rinforzare abilità che non si sono sviluppate e consolidate spontaneamente: capacità attentive, linguaggio, apprendimenti e abilità che favoriscano l’autonomia.
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Polo Lombardia
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NPIA:
Dr. Antonio Salandi – Neuropsichiatra Infantile
AMBULATORIO DI PSICOFARMACOLOGIA DELL’ETÀ EVOLUTIVA:
Dr.ssa Silvana Bertella – Farmacologa Clinica
Dr.ssa Erika Gatti - Neuropsichiatra Infantile
Dr.ssa Maria Nobile - Psichiatra